Qualche anticipazione sull’applicazione dell’I.MU.

Ringrazio padre Quintino per la disponibilità nel concedermi spazio nel suo mensile, validissimo veicolo di comunicazione che consente anche all’Amministrazione comunale di dare puntuali e dettagliate informazioni sull’attività amministrativa.
L’argomento che andrò a trattare sarà ostico alla gran parte dei lettori, però mi corre l’obbligo di informarvi su quelle che sono le novità sull’I.MU., ordine del giorno che sarà trattato dal Consiglio comunale nella prossima tornata utile dei lavori, prevista nella seconda decade di aprile, quando approveremo il bilancio di previsione.
Personalmente ritengo l’I.MU. una tassa iniqua, profondamente ingiusta e che va a colpire pesantemente l’unico bene che la gran parte di noi possiede, la casa. Purtroppo nell’amministrare la cosa pubblica abbiamo l’obbligo di far luogo a considerazioni personali ed affrontare l’argomento delle tasse con determinazione, responsabilità ed equità fiscale, che devono essere proprie di una buona amministrazione. In attesa delle decisioni proprie del Consiglio comunale vi posso anticipare che in riunione di gruppo di maggioranza si è deciso di lasciare al minimo le tariffe per tutte le fattispecie di immobili.
L’istituzione dell’I.MU. ci consente di approfondire quanto meno gli argomenti connessi con il federalismo fiscale e con il vero governo delle risorse locali.
Non è semplice per un amministratore confrontarsi con le nuove sfide di messa in sicurezza del bilancio dell’ente, chiamato a prendere decisioni in ordine al “patto di stabilità”, ai trasferimenti statali, alle scelte tariffarie, all’accertamento dell’evasione, in relazione alle dinamiche del mercato finanziario. Penso che amministrare oggi un comune sia oggettivamente più complicato rispetto ai primi anni duemila, ma ogni epoca ha le sue prerogative; gli uffici tributi risultano strategici per garantire la concreta e tempestiva copertura finanziaria della spesa. Il nostro personale addetto (Dr.ssa Giuseppina Fara, rag. Cristina Sotgiu e geom. Giuseppe Casule), con la sua competenza e grazie anche all’ausilio di strumenti informatici, consente di realizzare entrate certe, assicurando l’equità fiscale e il recupero dell’evasione fiscale; e i predetti funzionari sono sempre a vostra completa disposizione per darvi consigli e risolvere i vostri problemi sui tributi locali, come lo è il sottoscritto.
Sono convinto che il governo delle risorse di un ente locale si misura dalla capacità di garantire equità fiscale e certezza del diritto; certezza del diritto per chi è chiamato a pagare ingiustamente, ma in egual misura certezza del diritto per quanti adempiono compiutamente al loro dovere fiscale e che pretendono che le stesse regole siano applicate a tutti, nessuno escluso.
Dal 2012 in poi, di fronte ai costanti tagli dei trasferimenti statali, ci dovremo misurare con previsioni di bilancio che cureremo non comportino un innalzamento delle tariffe.
L’innovazione principale dell’I.MU. riguarda la modifica del criterio della base imponibile; infatti dovremo rivalutare la rendita catastale del 5% e applicare il moltiplicato 160 per i fabbricati del gruppo A (escluso A10), C2, C6 e C7; rimangono fortunatamente esenti tutti i terreni agricoli del nostro Comune. La novità assoluta è che anche gli imprenditori agricoli saranno assoggettati, seppur in minima parte all’I.MU. (immobili classificati D10). Altri moltiplicatori sono previsti per immobili classificati in categorie poco presenti nella nostra realtà.
Mi viene da pensare che la scelta per accrescere il gettito fiscale, applicando i suddetti moltiplicatori, sarebbe stata più equilibrata se le rendite avessero rappresentato la reale situazione patrimoniale dei territori; purtroppo l’analisi che ne emerge è profondamente deludente, con valori che rappresentano una fotografia statica del nostro territorio, profondamente distante dalle condizioni di mercato del nostro patrimonio immobiliare. L’ultima novità è la riserva a favore dello Stato della quota pari alla metà dell’importo calcolato per gli immobili diversi dalle abitazioni principali, e non poteva essere diversamente. La prima rata di acconto entro il 18 giugno p.v.

Tonino Pischedda,
Sindaco

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