Ho tempo per te

I ragazzi dell’ACR costruttori della civiltà dell’amore.

Nell’ultimo anno di preparazione verso il Grande Giubileo del 2000 i bambini e i ragazzi dell’ACR sono invitati a “porre gesti concreti di amore e di speranza nei solchi della vita di ogni giorno” (Giovanni Paolo II ai ragazzi dell’ACR – 18.10.97).
Si impegnano a vivere il tempo come occasione preziosa per “darsi da fare”, per chiamare altri a sentirsi parte dell’umanità che è invitata dal Padre a costruire la civiltà dell’amore. Attraverso l’impegno personale e di gruppo i ragazzi testimoniano – in casa, a scuola, con gli amici – la bellezza dell’amicizia cristiana che spinge all’incontro con l’altro, specialmente se povero, solo, malato o in difficoltà.
Grazie alle iniziative delle singole parrocchie e diocesi – realizzate in particolare durante il Mese della Pace – i ragazzi dell’ACR continuano il ponte di amicizia con i ragazzi di Sarajevo, concretizzandosi, per questo anno associativo, nella costruzione della scuola interetnica di Stup, zona della periferia della capitale bosniaca, completamente distrutta dalla guerra. Con le offerte già raccolte in precedenza e con l’impegno dell’anno associativo 98/99, la scuola interetnica potrà essere interamente finanziata dall’Azione Cattolica.

Sull’adesione …
L’adesione è il modo in cui si esprime la propria personale appartenenza all’Associazione. Essa infatti è atto personale normalmente maturato ed espresso in gruppo: ciò vale per ciascuna età, secondo le proprie peculiari caratteristiche
(dal Regolamento ACI, 2).

Da qualche anno a questa parte la “tessera” sembra aver assunto un diverso ruolo: per alcuni è diventata un pass per accedere alle Feste e sporadicamente agli incontri, e per altri esclusivamente un abbonamento alla stampa associativa.
Se diamo uno sguardo ai numeri ci accorgiamo che nello scorso anno associativo i tesserati all’ACR sono stati 135 e di questi solamente una quarantina hanno partecipato più o meno regolarmente agli incontri. Per gli altri (e non tutti!) le Feste del Ciao, della Pace e degli Incontri hanno rappresentato gli unici “contatti” con il gruppo.
Occorre capire che la vita dell’Associazione non può essere fatta di comparse, ma di laici che quotidianamente, nei vari ambienti, si impegnano a portare avanti quella che è la missione della Chiesa.
Chi aderisce all’ACR allora, compie una scelta precisa, quella di impegnarsi a vivere con gli amici e con gli educatori, tante esperienze di gioco, di amicizia, di condivisione e di preghiera.
Decide cioè di seguire un cammino di formazione personale e comunitario, che si realizza unicamente partecipando con costanza agli incontri del gruppo.
Pertanto la tessera dimostra che è stato detto il proprio “sì”.
E questo è l’invito che l’ACR rivolge ai ragazzi ed ai loro genitori: che questo sì, deciso e convinto, sia responsabilmente maturato solo dopo un confronto con la reale disponibilità a seguire un certo percorso e a far fede a determinati impegni.

Buon anno.

Il responsabile ACR
Davide Meloni

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