Nei giorni scorsi, con la sigla di un protocollo d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Governo italiano, sentito il Comitato tecnico-scientifico, sono state poste le basi per la ripresa delle celebrazioni con la partecipazione dei fedeli. Anche il nostro Vescovo diocesano si è espresso sull’argomento con un apposito decreto, nella giornata di ieri.
In questa lettera il nostro parroco padre Antonio si appella alla generosità e disponibilità di tutti perché le condizioni poste per la ripresa vengano soddisfatte.
Cari parrocchiani, come certo saprete, ieri mattina, il nostro Vescovo, Padre Mauro, ha inviato a tutte le parrocchie il Decreto per la ripresa delle celebrazioni con la partecipazione dei fedeli a partire dal 18 maggio prossimo, che potete trovare esposto anche nella bacheca parrocchiale.
Attendevamo tutti la possibilità di riprendere la celebrazione dei sacramenti con la presenza dell’assemblea parrocchiale, ma ci sono delle condizioni, preventive e di comportamento, a cui tutti siamo tenuti per non incorrere in spiacevoli contestazioni e restrizioni, delle autorità, sia civili che ecclesiastiche.
Per questo motivo mi rivolgo a tutte le persone di buona volontà che non vogliono sia persa, nel nostro paese, questa possibilità di riprendere regolarmente la celebrazione della messa e tutti gli altri riti.
Tra le richieste per le quali mi rivolgo a voi tutti…
- È necessario pulire frequentemente la chiesa e la sacrestia con prodotti detergenti idonei che già sono a nostra disposizione.
Per questo motivo, chiedo, per Venerdì prossimo 15 maggio, alle ore 14:30 a tutte le persone che già erano nei turni di pulizia, oltre a tutte quelle che vorranno aggiungersi per dare una mano, di ritrovarsi per una prima pulizia della chiesa e della sacrestia.
Se sarete molte, e me lo auguro, non ci vorrà troppo tempo. E ci accorderemo per le volte successive, anche secondo le vostre disponibilità. - Sono necessarie delle persone disponibili per un servizio d’ordine in chiesa: favorire l’accesso, indicare i posti disponibili e non permettere l’ingresso di più di 60 persone alla volta.
Prego pertanto, tutte le persone disposte a dare una mano, di contattarmi personalmente per stabilire dei turni possibili.
Teniamo presente, come riporta Padre Mauro, che non si tratterà di una sola volta, ma sono disposizioni in vigore nel tempo e fino alla loro modifica, speriamo presto.
Credo che sia indispensabile, almeno per le celebrazioni del sabato e della domenica.
Per questo periodo, come prova, per venire incontro ai probabili disagi che tutti incontreremo, la domenica pomeriggio, dal 24 maggio prossimo, sarà celebrata una seconda messa alle ore 18:00.
Sarà chiaramente segnalata una porta solo per l’ingresso ed una solo per l’uscita, lasciando quella centrale aperta e libera per l’opportuno ricambio di aria.
Come potete leggere nel Decreto, tra le altre cose, per l’accesso in chiesa, tutti dovranno essere forniti di mascherina e prendere posto, solo ed esclusivamente nei banchi dove ci sarà un opportuno e riconoscibile segno.
Chiedo a tutti la cortesia e l’attenzione, in qualunque giorno o occasione veniate in chiesa, di rispettare norme, modi di accesso ed i posti possibili da occupare. Questo aiuterà tutti a sentire un poco meno il disagio di modalità, cui nessuno di noi è abituato.
Cerchiamo di evitare situazioni incresciose per le quali si possa contestare il libero diritto di chi lo voglia a partecipare alle liturgie nella nostra parrocchiale di San Giorgio.
Sono convinto che con la buona volontà di tutti e la disponibilità a collaborare, potremo ritrovare la cosa più importante, la partecipazione liturgica ai sacramenti, e così godere della presenza del Signore, superando la difficoltà delle nuove abitudini che ci viene richiesto di assumere.
Un’ultima cortesia vi chiedo, aiutatemi a diffondere questo messaggio in modo che arrivi alla maggior parte possibile dei pozzomaggioresi e tutti ne siano informati.
Vi ringrazio e vi attendo in parrocchia per ricominciare insieme quello che il Signore non ha mai smesso di fare: chiamarci come comunità parrocchiale, suoi testimoni.
Il vostro parroco P. Antonio cp
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