Un convegno per celebrare la Festa della Donna

Il 12 marzo la biblioteca comunale ha ospitato un interessante convegno per discutere sul ruolo, la partecipazione e la rappresentanza delle donne nelle istituzioni, nel lavoro, nella società.
L’incontro è stato voluto dall’Assessorato alla Cultura coordinato da Anna Marchesi, che insieme all’assessore Gabriella Santona e con la collaborazione di Carmela Piu, ne ha curato la regia.
In una sala strapiena, adornata con i fiori di mimosa, albero di origini australiane, da sempre simbolo della festa della donna, che emanava un profumo intenso, gradevolissimo e misterioso. Presenti alcuni sindaci del territorio, altri amministratori, i nostri consiglieri comunali, molti quelli della minoranza, il mondo della scuola, dell’imprenditoria, dell’associazionismo e tanti cittadini interessati al partecipato dibattito.
Lavori che sono stati aperti da Anna Marchesi che ha presentato gli ospiti e il contenuto degli argomenti da dibattere.
Hanno parlato: la signora Francesca Ticca, segretario generale della Uil Sardegna, fortemente impegnata nella ricerca di soluzioni agli innumerevoli problemi che fanno soffrire il mondo del lavoro in una regione penalizzata da scelte politiche economiche spesso infelici; la signora Aide Esu, sociologa, docente universitaria, scrittrice di chiara fama; la signora Francesca Barracciu, già sindaco di Sorgono, attivissima deputata regionale. Preziosi e interessanti gli interventi della signora Rosalba Puddu, di Gianni Piu e di altri ancora.
Tutto ebbe inizio, ha detto il Sindaco, a Stoccarda nel lontano 1907 per poi essere affrontato in altre importanti assise, dove fu affrontata la questione femminile e rivendicato il diritto all’elettorato attivo e passivo. In relazione a tanto Pozzomaggiore può vantare con Donna Luisa Meloni uno dei primi sindaci donna in Sardegna.
E’ stata ricordata la figura della SdD Edvige Carboni, senza dubbio la figlia più illustre di Pozzomaggiore, per la quale si attende a breve la pronuncia della venerabilità, cui seguirà, si spera, la beatificazione e la canonizzazione; in luglio nel centenario del ricevimento delle stimmate, saranno promossi interessanti convegni sulla sua figura mistica.
Quindi in chiusura il sindaco ha ricordato con nostalgia e riconoscenza tutte le mamme del mondo, quelle che vivono e quelle che vivono nel ricordo dei figli per averci dato la vita, l’affetto, le loro premure che ci hanno consentito di dare il meglio di noi alla società. A loro il mazzo di mimose più grande del mondo.

(a cura dell’Amministrazione comunale)

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Gli ultimi aggiornamenti sull’attività dell’Amministrazione Comunale

Riprendo volentieri a comunicare con i cittadini sulle vicende amministrative, non senza ringraziare il nostro parroco P. Quintino per la sempre dimostrata attenzione ai problemi dell’Amministrazione comunale, mettendo anche a disposizione uno spazio nel mensile parrocchiale “COMUNITA'” che da ben 14 anni viene, e con grande tiratura, pubblicato in proprio, ottenendo da sempre lusinghieri risultati per il contenuto profondamente religioso, sociale e informativo.
Dicevo di un giornale di informazione che entra, nel cartaceo, in tutte le famiglie di Pozzomaggiore, e mediante internet rimbalza le notizie in tutto il mondo.
Consentitemi di ringraziare per l’impegno dato a tutto campo, oltre che P. Quintino, Davide Meloni, che si occupa di organizzare ed impaginare i contenuti, insieme a tanti altri volontari collaboratori, riuscendo a dare alle stampe il nostro giornalino con la consueta puntualità.
Avere un mezzo di comunicazione è oggi un modo di poter vivere l’argomento, farne parte integrante del proprio pensiero, dare giudizi criticamente costruttivi, portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica.
E lo stesso favorevole giudizio che ho per l’altro periodico di informazione locale “La Vostra Voce”, curato nei particolari dal gruppo di opposizione consiliare; è un modo di conoscere anche l’altra campana, un momento più o meno critico delle vicende amministrative, delle sedute consiliari, dei fatti socio/economici e sociali del nostro paese e non solo. Lo leggo sempre molto volentieri.
Ben vengano, quindi, queste iniziative, i cittadini hanno cosi l’opportunità di conoscere, di approfondire, di dare collaborazione, giudizi, proposte, consigli, proprio per il principio consolidato che la collaborazione popolare è assolutamente necessaria per poter amministrare bene il nostro Comune.
L’informazione ha un impatto notevole sulla vita quotidiana e il suo appropriato uso pone problemi etici di rilievo in particolare se non viene impastata bene insieme alla componente essenziale che è la riservatezza e l’interpretazione autentica del pensiero che la ha generata. Pertanto, deve essere sempre comprensibile, facilmente elaborabile, non sibillina, altrimenti si rischia di cadere nella disinformazione.
Questo è quello che si propongono di fare i giornali, le televisioni, e quindi i nostri due giornalini locali dove tutti hanno l’opportunità di dire la loro democraticamente e liberamente, dono/diritto che ci è stato consegnato solennemente 150 anni or sono quando venne proclamata l’unità d’Italia; 150 anni di storia, di avvenimenti, di personaggi, di “italiani” considerati nelle loro diversità negli usi e nelle tradizioni, uniti in un unico sentimento di comune appartenenza, 150 anni dopo i quali, fatta l’Italia possiamo affermare di essere italiani.
Plaudo all’iniziativa del Governo di dichiarare la giornata del 17 marzo festa nazionale, avremo modo di viverla uniti da un unico pensiero, quello della profonda riconoscenza per chi, immolando anche la sua vita, ha procurato a noi di essere un popolo libero, di poter scegliere, pensare, agire, essere …
Festeggeremo solennemente la ricorrenza il 18 marzo con una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperto a tutti, dove saremo tutti attori principali ma in particolare lo saranno i nostri studenti.
Importante sarà il convegno, curato dall’Assessorato alla Cultura e dal servizio bibliotecario, previsto per il 12 marzo per festeggiare la giornata internazionale della donna; si tratterà il tema della partecipazione e la rappresentanza delle donne nella istituzioni, nel lavoro, nella società, al quale parteciperanno la sindacalista Francesca Ticca, la sociologa Alide Esu e il consigliere regionale Francesca Barracciu. Agli interventi seguirà sicuramente un partecipato dibattito.
La discussione si incentrerà anche sui grandi passi compiuti dalle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, delle discriminazioni e violenze di cui sono spesso oggetto, partendo dall’anno che segnò la svolte alla loro emancipazione, il 1907, quando, in un convegno tenutosi a Stoccarda si affrontò per la prima volta la questione femminile.
A breve saranno proposti ulteriori convegni attualmente allo studio della Commissione Cultura, ricorderemo fra gli altri l’opera e la vita del Gen. Pietro Pinna Parpaglia e di tanti altri personaggi più o meno noti che hanno dato lustro al nostro paese e non solo.
Apposita giornata sarà dedicata al ringraziamento del compianto mar.llo Ernesto Pilo, che aveva disposto la donazione al Comune dopo la sua morte, tramite i suoi figli, di una collezione di animali imbalsamati (214 esemplari), che a giorni, dopo il restauro, sarà visibile nel museo del cavallo. Sono esposti anche, nel piano superiore degli stessi locali, altre 72 opere del nostro concittadino arch. Gustavo Pesarin, professionista di chiara fama, significativo e competente urbanista, estensore del primo P.d.F. di Pozzomaggiore, che hanno quale tema principale il cavallo.
Nello stesso museo possono essere apprezzate le opere del compianto scultore Pietro Paolo Piu, al quale sarà dedicata una giornata di studio.
Il giorno dell’inaugurazione del museo del grano, che si terrà a breve dopo la ricostruzione del mulino donatoci dalla famiglia Deriu, in corso di allestimento nei saloni di Santa Croce, e nel corso di un convegno parleremo del grano come risorsa, del pane tradizionale locale.
Nella prima decade di luglio, in un convegno promosso in collaborazione con l’ISPROM regionale, dell’Università di Sassari e dell’Istituto Zooprofilattico, discuteremo di pastorizia, del latte e dei suoi derivati.
Per quanto si riferisce alla prevenzione socio-sanitaria, in convegni già calendarizzati, si discuterà di dipendenze, di ipertensione, di diabete, di disagi di carattere psichico-mentale, e saranno effettuati screening della mammella, della tiroide, dell’udito e della vista.
Il 19 marzo, giorno della festa del papà, pianteremo un albero per ogni bambino nato nel 2010 e consegneremo ai genitori un libretto di risparmio postale.
Delle iniziative programmatiche, delle opere pubbliche e delle altre iniziative che interessano la nostra comunità ve ne parlerò più compiutamente nel prossimo numero.
Cordiali saluti a tutti i lettori.

Tonino Pischedda,
Sindaco

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Una comunità in festa per i 100 anni di zia Peppina Pinna

E’ uno dei rari privilegi del Sindaco in carica quello di poter brindare alle 100 primavere di un concittadino vestendo, per la solenne occasione, la fascia tricolore.
E’ una emozione forte stringere a se una persona che ha vissuto ben 100 anni, che porta con se 36.525 giorni di vita o, se volete, 52.596.000 minuti, che hanno segnato il tempo compiuto dalla nostra simpatica nonnina, zia Peppina Pinna, nata al mondo a Pozzomaggiore il primo gennaio 1911, prima di 8 figli, da Giovanni Antonio e Paolica Pinna.
Arrivare alla veneranda età di 100 anni: è appurato dagli scienziati che solitamente la percentuale della popolazione italiana che arriva a questa soglia lo fa dentro un corpo che ha perso da tempo la sua agilità, spesso perdendo numerose facoltà mentali, diventando praticamente prigionieri di un corpo in cui non ci si riconosce più. Tutto muove dal fatto che la macchina umana non è progettata per superare, allo stato, certe soglie di età. La longevità è stata da sempre uno dei sogni più frequenti dell’umanità, che l’ha cercata, e continua a cercarla in mille modi; dall’assunzione dei vari elisir di lunga vita o sottoponendosi a severe diete alimentari, a regimi di vita morigerati o altro ancora.
Mi viene voglia di chiedermi: “è auspicabile vivere così a lungo, oltre un certo tempo biologico?”. Come si vive a 100 anni, cosa si pensa, cosa si soffre, come si intravede il futuro, cosa si ricorda e, in particolare, come si ricorda il tempo passato? Siamo vivi per esserci veramente o vivi proiettati in un’altra dimensione dove tutto è relativo? E’ esaustivo l’aver consegnato un testimone alle popolazioni in rincorsa pieno di tante esperienze maturate nel corso di un secolo, è premiante sicuramente.
Tutte queste domande le abbiamo rivolte a nonna Peppina il 1° gennaio, il giorno della sua festa, iniziata con la sobria cerimonia religiosa in chiesa, seguita da quella tenutasi nella sala consiliare del Comune. Ci ha dato risposte confortanti, chiare, forti e vivaci. Sembrava non sentisse il peso dei suoi anni. Alle 10 in punto il sorriso smagliante del metro e 45, o giù di li, della nostra simpatica vegliarda illumina di vitalità e di simpatia la penombra della maestosa chiesa di San Giorgio, allontanando da se il braccio protettore offertole dalla figlia Mariuccia. Le scarpe ai piedi rigorosamente al rovescio (ecco il motivo del sicuramente dolorante incedere), quale segnale scaramantico, quindi con passo sicuro e orgoglioso, ha preso posto nella sedia posta al centro della navata principale fra le due file di banchi occupate dai fedeli ancora storditi, nella stragrande maggioranza, dalla lunga notte passata insonne per aspettare il nuovo anno.
Al suo fianco i figli Tonino, Paolo, Giovannino, Mariuccia, e un posto simbolicamente lasciato libero all’indimenticabile Pinuccio, nipoti, pronipoti, parenti e tanti amici.
Due nazioni rappresentate, Stati Uniti d’America, dove zia Peppina ha abitato per lunghi anni, e l’Italia, che hanno scandito i ritmi della sua vita. Presenti al cospetto del Signore, per ringraziarLo dei doni ricevuti e chiederne altri ancora, per lei e per tutti noi. Le toccanti parole augurali e di speranza pronunciate da Padre Quintino nel corso dell’omelia, la Messa accompagnata dai bellissimi canti del bravissimo coro parrocchiale diretto da Mariella Fancello, hanno dato un ulteriore solennità al primo giorno dell’anno.
Le parole del Sindaco con l’invito a tutti i cittadini di guardare orgogliosamente avanti, di resistere alle avversità della vita, e la speranza di un 2011 pieno di tante cose belle e di ogni ben di Dio, ha chiuso la parte religiosa. Poi tutti in Comune per i festeggiamenti civili, con l’Amministrazione comunale al completo, in una sala consiliare luminosa arredata con tanti striscioni augurali, torta gigante, baci e abbracci, targa ricordo, brindisi finale con la speranza di vederci tutti insieme, ma proprio tutti, il 1° gennaio 2012 e seguenti insieme a zia Peppina, anche con le scarpe al rovescio. Fortunatamente, al momento del congedo, nessuno si è azzardato a pronunciare la famosa frase “a chent’annos”…
Con l’occasione rendiamo noti alcuni dati relativi alla dinamica della popolazione: al 28 gennaio 2011 siamo 2.748, mentre al 31 dicembre 2010 eravamo 2.755. Nel 2010 sono nati 22 bambini, e deceduti 39 concittadini. Attualmente sono residenti in paese: una persona nata nel 1910, 3 nel 1911, 11 nel 1921, 35 nel 1931, 38 nel 1941, 33 nel 1951.

Tonino Pischedda

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I poveri di Pozzomaggiore ringraziano

Carissimi parrocchiani, dopo le feste natalizie mi ritrovo a scrivervi per la seconda volta e per porgervi il mio personale ringraziamento (veramente molto sentito!) per il buon cuore e la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri compaesani meno fortunati.
Con grande sollievo e riconoscenza voglio informarvi che la raccolta dei viveri nei diversi supermercati del paese ha ottenuto una risposta davvero sorprendente. Ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, si è avuta l’ampia dimostrazione che i pozzomaggioresi hanno un cuore veramente grande tant’è che, non solo non sono mancati gli aiuti di tipo puramente alimentare, ma addirittura, come richiesto nelle locandine affisse nei punti di raccolta e nei vari esercizi commerciali, sono giunti nelle case dei più bisognosi generi di varia natura e, tutti, di grandissima utilità. C’è stato, pensate, anche chi ha contribuito con materiali vari di normale utilizzo domestico: colla, lampadine a basso consumo, martello, chiavi inglesi, pile stilo e mini stilo, scotc/carta e ancora altro; tutto nuovissimo e sigillato! Sono state donate ben 3 tovaglie a tema natalizio (anch’esse sigillate!) che, non bastando per tutti sono state assegnate a sorteggio. Non sono mancati quelli che avevo descritto come “generi superflui” tipo cioccolata, pandoro, panettone, caramelle che, seppure superflui, hanno donato un Natale felice ai diversi bimbi che fanno parte delle famiglie di cui ci occupiamo.
Da ultimo, informo che anche un supermercato di Sassari ci ha donato olio per condire e per friggere, latte, pasta di marca, dolci, zucchero, caffè ed altro che, in aggiunta a quanto donato da voi, ha dato un grosso contributo.
Quel che ci è venuto a mancare, dunque, non sono stati tanto i generi alimentari e di pulizia per la casa o della persona, quanto… una certa dose di FIDUCIA!
Vedrete, cari pozzomaggioresi che siete sfiduciati e delusi e per quest’anno non avete voluto contribuire negli aiuti, che potrete nuovamente anche voi avere la gioia di dire: “Anche io ho aiutato chi è meno fortunato di me!”. Ancora ringraziando di cuore tutti voi e l’Amministrazione Comunale (il Sindaco in particolare!) per la fattiva collaborazione, auguro con grande affetto un sereno 2011 pieno di tutte le benedizioni dal cielo.

Mariella Fancello

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