Abbiamo tanto da dirci: dialoghiamo

Messaggio dei vescovi d’Italia ai giovani.
Noi Vescovi, pastori nelle diocesi d’Italia, riuniti in assemblea generale, abbiamo parlato di voi giovani. Ora vorremmo brevemente parlare a voi; ma soprattutto, almeno con quanti potremo raggiungere, desidereremmo parlare con voi.

Anticipiamo questo incontro con un messaggio che vuole avere lo stile e la confidenza di un dialogo. Mai facile un dialogo, ma in questo caso le difficoltà si acuiscono, per la vostra diversa età e soprattutto per le differenti motivazioni con cui vivete, o al contrario pensate di rifiutare, i valori religiosi.
Perchè questo desiderio di incontro? Anzitutto per conoscervi, capirvi, apprezzarvi e realizzare così uno scambio di vita, sotto tanti aspetti. Sappiamo che avete tanto da dirci, da darci, da farci scoprire; naturalmente anche da accogliere.
Da parte nostra il dialogo vorrebbe in primo luogo aiutarvi a fare chiarezza sulla conoscenza che avete di Gesù. Ci sta a cuore, infatti, che quanti lo accolgono non lo facciano in forma parziale o deformata; quanti lo rifiutano non lo facciano con atteggiamento superficiale o sbrigativo.
Per questo, vogliamo ripetervi una delle prime espressioni del nostro Papa Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!”.
“Non abbiate paura di Gesù”; se mai, abbiate paura delle caricature di Lui, che qualche volta circolano anche fra i cristiani. Il Signore risorto, invece, come ogni persona, chiede di essere conosciuto, anzi incontrato. Perchè solo un rapporto personale permette una vera conoscenza, che sfocia nell’amicizia, nell’intimità della comunione, nell’approfondimento inesauribile.
“Non abbiate paura per tutto ciò che ritenete bello e valido!”. Come Dio e come Amico, Gesù entra nella vostra vita, ma non mùtila mai l’uomo nei suoi valori, dello spirito e del corpo. Semmai purifica ogni aspetto della vita, rendendo più veri i momenti di gioia, sostenendo con speranza e con amore i momenti difficili.
E poi, le convergenze fra ciò che voi desiderate e quanto Gesù ama e propone riguardano gli aspetti più importanti della vita: l’amore vero, capace di tradursi in gesti che lo fanno crescere; la libertà di ognuno, affinchè diventi liberazione per tanti; la certezza di una vita che viene dal Padre, cresce nella collaborazione con ogni uomo, salva ogni momento terreno portandolo alla comunione eterna.
E “non abbiate paura neppure della Chiesa!”. Riconosciamo tutti come nella storia, lontana e recente, gli uomini l’abbiano spesso deformata. Se di fronte a essa vi porrete l’interrogativo sbagliato: “Che cosa è la Chiesa?”, inciamperete solo in sassi o sprofonderete nella polvere. Se invece vi porrete la domanda: “Chi è la Chiesa?”, allora in essa scoprirete la presenza di Lui, il Signore, assieme a tanti uomini, diversi nei doni e nei servizi, ma tutti chiamati a camminare verso la santità, malgrado i loro limiti. E la Chiesa? La Chiesa allora sarà come la luna: proprio con i suoi poveri sassi essa è capace di riflettere la luce divina, che accompagna i nostri passi incerti verso la piena comunione con Dio e fra gli uomini.
E siate uomini e donne di buona volontà. Non ritenetevi mai dei disoccupati o degli ignorati. Illuminati da Cristo, rafforzati dal suo Spirito e accompagnati dalla Chiesa, sappiate di essere degli attesi: dalle comunità ecclesiali per la loro missione e dal mondo con le sue aspirazioni. Siate dunque un dono per tanti.
Vi salutiamo e benediciamo con grande affetto e tanta speranza.

I vostri Vescovi

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