Ricordando Chicchino

Sono ormai quasi vent’anni che non è più fra noi l’indimenticabile e fraterno amico Chicchino Aranzanu (n. 22-12-1936 + 13-11-1979).
Egli ha saputo esprimere quelle volontà di bene operare nell’interesse di tutti che è nell’animo dei generosi come era lui, rubando spesso tempo alla famiglia e al lavoro.

Chicchino era un punto di riferimento che non consentiva errori o compromessi perché era incapace di mentire o ingannare, era un uomo probo e onesto.
Ha sempre militato negli organismi di massa (vedi Acli) come dirigente attivo e preoccupato di aprire nuove vie e possibilità agli interessi dei lavoratori sia che essi fossero giovani, sia che si trovassero in attesa della pensione d’invalidità o vecchiaia, che spesso tarda a venire.
Egli era sempre pronto a venire incontro ai bisogni del prossimo per una valutazione, per un collaudo, per una transazione, desideroso sempre di dare il proprio contributo modesto, senza presunzioni o vanterie, ma valido e tangibile, spesso essenziale, data la reputazione che lo accompagnava.
Ed era amico fra gli amici, semplice e naturale, senza riserve e furberie e, tuttavia, saggio e responsabile. Era un approdo sicuro per gli amici, una garanzia per il partito in cui militava, decoro del Comune in cui serviva.
Ha lasciato a tutti un patrimonio morale che s’identifica nel dovere compiuto, nelle libertà difese, nell’amore della giustizia e che non si spegnerà mai sino a quando i valori di cui fu portatore Chicchino Aranzanu rimarranno nello spirito degli uomini liberi e dei pozzomaggioresi tutti. Grazie Chicchino!

Tonino Pischedda

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