Visita pastorale del Vescovo

Il 15 marzo alle ore 17,30 si è avuto nella nostra Comunità Parrocchiale la visita pastorale di Mons. Vescovo Antonio Vacca nei locali di Santa Croce. Hanno partecipato all’incontro il Consiglio Pastorale allargato a tutti i rappresentanti dei vari gruppi parrocchiali.

P. Quintino è intervenuto per il saluto di benvenuto al Vescovo ed ha presentato le iniziative dell’anno Santo. Le sante missioni dei PP. Vincenziani hanno aperto un periodo particolare che si è concluso con l’incoronazione della madonna della Salute che ha colpito tutta la popolazione ed ha toccato il cuore anche alle persone lontane. Abbiamo avuto una preparazione spirituale per la festa della S. Croce a Monte Rughe, preceduta dalla venuta della croce Abbaziale di Sindia. Vari giubilei: quello degli ammalati ad Alghero, due a Roma, quello dei Giovani ecc. L’esposizione di una copia a grandezza naturale della Sacra Sindone che rimarrà esposta a perpetuo ricordo dell’Anno Giubilare del 2000. La Causa di Beatificazione della serva di Dio Edvige Carboni sembra procedere senza ostacoli. Infine la costituzione della Confraternita della Santa Croce.
P. Quintino non si è fermato a considerare soltanto l’ultimo anno, ma i cinque anni della sua permanenza nella nostra Comunità parrocchiale di Pozzomaggiore.
La nostra parrocchia sta vivendo in modo spesso traumatico i cambiamenti forti e repentini della nostra società, lo scollamento accentuato tra le varie generazioni, la disoccupazione ed una accentuata secolarizzazione con relativa perdita di tanti valori che una volta erano la base fondamentale delle nostre famiglie. Ha una notevole importanza il giornale parrocchiale Comunità al suo quarto anno di vita che esce ogni mese e fa da tramite fra la Parrocchia e le famiglie di una popolazione di 3.000 abitanti che va sempre diminuendo (ogni anno abbiamo circa 60 decessi contro una ventina di nascite) e che è costituita in maggioranza da anziani e persone sole.
Ha poi preso la parola sua eccellenza Mons. Vescovo che ci ha invitato ad aprirci alla vita trinitaria per camminare insieme e farci dono agli altri. Ha sottolineato che ogni festa popolare deve essere annuncio della parola di Dio. Dopo una lunga carrellata di Sacerdoti che hanno preceduto P. Quintino, evidenziandone doti ed impegni svolti, ha esaltato la preziosità della persona anziana piena di saggezza.
Essere Chiesa di Dio è essere a servizio. Non ci sono servizi più preziosi o meno, ma ciascuno con i suoi carismi, con i doni che possiede e che ha ricevuto gratuitamente dal Signore, li mette a servizio degli altri essendo ciascuno investito di una responsabilità per il mondo intero. Tutti anche i laici siamo missionari per ogni impegno pastorale aperto al mondo intero. Uno solo il corpo con le diverse membra, ma tutti formiamo la Chiesa. Bisogna sentire questa appartenenza perché la Chiesa è affidata a ciascuno di noi. Dopo le proprie necessità dobbiamo guardare anche al di là del proprio campanile ed offrire una autentica evangelizzazione. Non può mancare anche l’offerta di preghiere e sacrifici per le vocazioni sacerdotali e religiose. La risposta alla chiamata di Dio coinvolge tutti. In funzione del Battesimo ricevuto il laico, uomo o donna, deve partecipare al triplice ufficio: profetico, sacerdotale, regale.
I laici, in comunione col papa, col Vescovo e col proprio Parroco, oggi, sono nella linea più avanzata. Dobbiamo sentirci mandati, trattando anche le cose temporali secondo la Parola di Dio partendo dal proprio ambito vivendole, annunziandole e ricordandole secondo Dio. Tre punti importanti sono pertanto: la missione, la fedeltà, il rinnovamento. Senza l’opera dei laici non si va molto avanti perché il laico è un soggetto impegnato con i propri doveri ed i propri diritti. Non supplenti ma delegati a compiti a cui dobbiamo attendere e ciò in forza del proprio Battesimo.
Il Sacerdote deve coordinare ed esaltare l’impegno e l’azione dei laici e fra gli uni e l’altro è indispensabile il dialogo, la complicità e la collaborazione.
Dopo la conclusione delle sollecitazioni ed incoraggiamento del Vescovo si susseguono le relazioni dei vari gruppi parrocchiali del nostro paese: Suore del Cottolengo, Azione Cattolica (nei suoi vari settori), Caritas, Ordine Francescano secolare, Catechisti, Rosario Perpetuo, Gruppo Missionario, Gruppo vocazionale, Apostolato della Preghiera, C.I.F., Comitato Edvige Carboni, Confraternita Santa Croce, Giovani Coppie e fidanzati, Comitato feste popolari.
Alla fine della lettura delle varie relazioni il Vescovo ha risposto brevemente a ciascun gruppo sottolineando che è indispensabile l’unità fra tutti, la collaborazione col Parroco, il vivere i principi cristiani con fedeltà e coerenza testimoniandoli nel quotidiano per rendere credibile l’amore di Dio verso ogni uomo. Ci ha salutati visibilmente soddisfatto e contento di lasciare una Comunità viva, operosa che lascia ben sperare per un futuro sempre migliore.

Lidia Alasia

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