Lourdes terra della speranza

Il 16 Luglio Bernardetta si reca in incognito alla grotta, ma assiste all’apparizione dall’altra sponda del Gave, essendo l’accesso alla grotta impedito da una palizzata. L’apparizione avviene all’inizio del rosario ma non dice nessuna parola.
Da allora Bernardetta non ha più visto la Madonna in questa vita.
(Lourdes 16 luglio 1858 – Diciottesima e ultima apparizione)

Io vado a Lourdes dal 1984, in media ogni anno, si ché posso dire che Lourdes è la mia seconda casa, perché conosco ogni angolo della sua terra, terra benedetta, terra di Maria.
Quando ti avvicini alla Grotta senti che il soprannaturale ti viene incontro, ti avvolge. La Madonna non vi appare più eppure li ha lasciato la Grazia della sua presenza misteriosa ed efficace.
Dal muretto al di qua del fiume Gave, dove amo sedermi per meditare, con gli occhi rivolti verso la Grotta, nell’incavatura che porta la scultura di lei, l’Immacolata, vedo passare una fila interrotta, quasi una fiumana, di gente dolorante e supplicante, tormentata nello spirito, spesso con impresse nel corpo le stimmate del male, purificato dal dolore; ma in ognuno c’è tanta radiosa fede alimentata dalla speranza di una attesa, protesa verso l’eternità.
Rivedo tutta questa gloriosa processione per l’Esplanade, di giorno col Cristo vivente fra gli ammalati e la notte con le fiaccole accese nella trepida speranza dell’attesa perché la Madre Celeste venga incontro ai suoi figli! Lei che prodiga il suo amore materno e misericordioso per tutti, che parla con il linguaggio che solo il cuore di una Madre conosce.
Bernadetta ripeteva sempre: «La grotta era il mio Cielo!»
Naturalmente è la grotta il punto focale di ogni mio pellegrinaggio. Sembra di essere li dinnanzi tanto mi è nitida nei particolari quella grotta di Massabielle dove il fiume Gave lento e silenzioso passa dinnanzi ad essa quasi in riverente preghiera di ringraziamento.
Questa Grotta ha la bellezza selvaggia di un luogo che nessuna mano d’uomo ha lavorato; questa grotta, nata dal vento, dalle onde del fiume Gave e dai sollevamenti del terreno, abitata dal mormorio di una Sorgente fresca e zampillante è diventata uno dei luoghi più amati dal pianeta. In questo luogo c’è la Roccia resa lucida per le tante mani leggere, avide, straziate, rugose, scivolate sulla sua superficie. E’ in questo luogo che si opera la salvezza intima tra ogni pellegrino e la beata Madre di Dio.
Intorno alla Grotta traspare chiaramente la spiritualità di Lourdes, centro mondiale di pellegrinaggi mariani. Tutto parla di Lei, dei ricordi del tempo delle apparizioni, di Bernadetta quella umile fanciulla non colta, non ricca, ma piena di amore di Dio e di ingenuo candore: le basiliche e i loro interni, i nuovi mosaici sulla facciata della basilica del Rosario realizzato da Padre Rupnik che illustrano i misteri luminosi in omaggio a Giovanni Palo II dove egli aveva meditato i misteri della luce il 14 Agosto 2004 durante il suo pellegrinaggio; la processione «aux flambeaux» (con le fiaccole); la via Crucis su per la collina nella folta foresta con i gruppi bronzei stagliati sullo sfondo della ricca vegetazione, luccicanti e scolpiti con arte. Le piscine dell’acqua sacramentale e taumaturgica con le barelle, le carrozzelle, nell’attesa di colui… che spera la salute in quell’acqua.
La Lourdes del rovescio della medaglia, con i suoi commerci propri dell’uomo, gli alberghi, i ristoranti numerosi dalle mille forme e dai mille colori. Le vie e le case della vecchia Lourdes arroccate attorno al vecchio castello “Le Chateaux Fort” dove da 150 anni milioni di pellegrini da tutto il mondo vi si recano (per il Giubileo del 2008 sono pervenuti dieci milioni di fedeli).
Tutti i continenti vi sono rappresentati, ma tutte le nazionalità che si trovano a Lourdes si fondono in un’unica comunità che si inginocchia davanti alla Vergine Incoronata, mette le braccia in croce recita il rosario, accende un cero, beve alle fontane, segue la via Crucis.
Tutti si abbandonano fiduciosi come bambini tra le Sue braccia, con tutta la devozione di Fede e di Speranza. Tutti la invocano come figli che hanno bisogno della mamma per muovere i primi passi nel cammino incerto della vita, per imparare a camminare bene e dirigere i passi verso Suo figlio Gesù!
Lourdes mi è motivo di tanta devozione, vorrei che tutti la conoscessero, che tutti la vedessero per addentrarsi in quest’angolo di Paradiso che ci prepara alla gioia della vita futura per entrare nella beata patria di Colui «che solo Amore e Luce ha per confine». Il messaggio della Vergine dato a Bernardetta ha un suo contenuto essenziale in queste parole: «Io voglio che venga molta gente, voglio che si venga qui in processione».
«Io credo – diceva uno scrittore non cattolico – che Lourdes è una manifestazione della bontà di Dio verso un mondo che ha sempre più bisogno di Lui».

M.A. Piu

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