La Crociata della Bontà

Voglio tramite questo giornalino parrocchiale esprimere tutta la mia soddisfazione per la grande riuscita dell’iniziativa “la Crociata della Bontà”. Iniziata con la bellissima manifestazione verso la piazza Maggiore, con slogan e musica, partecipata allegramente da ragazzi e adulti, e poi proseguita per ben 5 settimane. Iniziativa quanto mai pratica, perché mette nel cuore di tanti e tanti ragazzi il seme della bontà, che nella vita darà frutti abbondanti.
Grazie pertanto a tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa, catechisti e tante mamme che si sono lasciate coinvolgere assieme ai propri figli. So che questa iniziativa ha avuto una risonanza in tutto il paese, anche all’interno della scuola.
Questa iniziativa è nata dal desiderio di voler educare i nostri ragazzi all’amore, alla bontà, alla generosità, alla gentilezza e all’amicizia vera.
Abbiamo voluto dare ai ragazzi un mezzo per far scattare la loro sete di avventure e di entusiasmo a servizio del bene.
Abbiamo cercato in vari modi di far sentire ai ragazzi la gioia di essere buoni, di amare, di voler bene a tutti. Di farli incontrare con l’Amico Gesù. Imitando così il Venerabile Carlo Acutis, morto 12 anni fa all’età di 15 anni, e proposto da Papa Francesco come esempio a tutti i giovani e ragazzi del mondo.
I ragazzi e i giovani hanno bisogno di amore, di bontà, di lealtà; il desiderio di essere qualcuno, per poter fare qualcosa di bello e di grande.
La Parrocchia è come una grande famiglia dove si cammina assieme, grandi e piccoli… I piccoli dai grandi aspettano parole ed esempi di bontà per vivere autenticamente l’amore cristiano insegnatoci da Gesù.
La crociata si è dilatata, attraverso le azioni dei ragazzi, anche ai grandi. Specialmente agli stessi genitori, sentendo i loro figli canticchiare a casa l’inno della crociata o magari vedendoli impegnati in qualche azione inconsueta.
So che dentro molte case i rapporti familiari si sono un po’ distesi e ci si è trattati tutti con più rispetto e gentilezza, ed è tornato anche a regnare il sorriso sulle labbra dei componenti. Molti ragazzi hanno fatto a gara per manifestare un deciso cambiamento di indirizzo nel loro comportamento.
So che tanti hanno aiutato la mamma nel fare la spesa… nell’accompagnare il fratellino all’asilo… qualcuno è stato visto aiutare qualche persona anziana che tentennava nell’attraversare la strada… Insomma si è avvertita una sempre più palpabile atmosfera di gentilezza e di bontà per tutto il paese. Questo era precisamente lo scopo di questa iniziativa che sicuramente rimarrà impressa per tanto tempo nella mente dei ragazzi, e non solo. E soprattutto che i frutti possano durare a lungo per il bene di ogni singolo e della Comunità intera.

Padre Quintino

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