Una firma che lascia il segno

Il segno lo lascia la firma del maestro Paolo Calaresu, segno forgiato alla scuola del padre Giovannangelo, che ha saputo insegnargli sapientemente la ormai non facile arte della lavorazione del ferro. Infatti Giovannangelo, ora novantenne, era uno dei migliori fabbri maniscalchi della zona.

Il maestro Paolo Calaresu è nato nel 1942 a Pozzomaggiore e fatte salve alcune esperienze di lavoro in Svizzera e in Germania, ha sempre vissuto a Pozzomaggiore.
Tiene bottega fin dall’inizio degli anni Settanta ignorando, volutamente, le innovazioni tecnologiche che dal dopoguerra hanno cambiato un sistema di lavoro che si tramandava di generazione in generazione. Questo rifiuto della modernità ha fatto sì che Paolo Calaresu, abbia potuto impadronirsi di tecniche di forgiatura e di saldatura, acquisendo quella manualità che avevano solo i vecchi artigiani e di diventare maestro nella difficile arte della lavorazione degli acciai damascati.
Il frutto di queste esperienze e visibile ammirando la perfezione delle opere eseguite dal maestro, che sono: ringhiere, balconate, cancellate, testate di letto, etc: tutte rigorosamente forgiate a mano.
Tuttavia il meglio della produzione artigianale si estrinseca nella fabbricazione dei coltelli: l’artigianato lascia spazio all’Artista, che forgia, modella ed adatta le forme antiche del coltello sardo apportando ad ognuno un tocco di originalità riuscendo a sposare perfettamente materiali diversissimi tra loro: il corno di montone o di muflone, i legni più pregiati, gli acciai damascati e non, l’ottone l’alpaca, l’argento, l’oro.
Questi materiali (sempre di primissima scelta, le forme originali, le perfette proporzioni tra manico e lama, gli acciai damascati dalle mille, inimitabili venature e disegni ed infine, le rifiniture quasi da orefice rendono questi coltelli degli oggetti unici, da conservare gelosamente.
Il maestro Calaresu ha esposto in Sardegna e nella Penisola e la sua produzione è richiestissima. Paolo Calaresu ha esposto i suoi lavori in una mostra tenutasi a Milano e alla quale hanno partecipato 76 espositori provenienti da tutto il mondo.
E’ stato insignito, inoltre, del titolo di maestro.

Tonino Pischedda

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