I coetanei del 1950 festeggiano i loro cinquant’anni

Correva l’anno del Signore 1950. La sua grazia e l’amore dei nostri genitori ci hanno voluto in ben 109, così come puntualmente risulta dai registri degli atti di nascita del nostro Comune.

Era il periodo della ripresa economico-sociale, dopo i disastri della seconda guerra mondiale o meglio delle guerre che ci hanno permesso di nascere liberi in un popolo libero, mentre altri coetanei, nelle varie parti del mondo, vedevano la luce con il fragore dei cannoni (vedi Vietnam) e tuttora vivono il dramma delle guerre, nate spesso solo per futili motivi e derivate da illogiche aspirazioni utopistiche di noi uomini.
Dopo 50 anni, anche per continuare una simpatica abitudine ormai consolidata nel tempo, con tutti i nati e i residenti del 1950 ci ritroveremo per rivederci, riconoscerci o conoscerci meglio e raccontarci la nostra vita ritornando indietro nel tempo quando si era piccoli, scolari, studenti, lavoratori, ricordando momenti che sicuramente per tutti ci regaleranno importanti emozioni, motivi di allegria, gioia e serenità. Infatti il prossimo 30 luglio celebreremo il giubileo dei nostri 50 anni, ringrazieremo il Signore per il dono della vita, pregheremo per noi, per i nostri genitori, parenti ed amici e per tutti quei coetanei che, morti prematuramente, godono della gloria di Dio. Ci piace ricordare Sebastiano Rosas e Salvatore Deriu oltre a i 9 morti in tenera età.
Dopo la Messa e le foto di rito, andremo tutti insieme al cimitero dove, dopo aver piantato un albero a ricordo della giornata, depositeremo i fiori nelle tombe dei fedales defunti. Successivamente l’appuntamento per tutti è presso il ristorante L’Elisir, recentemente rinnovato e di nuova gestione, per il pranzo di gala, al quale seguirà un ricevimento aperto a tutti, parenti ed amici. Quindi sul tardi la cena dell’arrivederci, la consegna delle medaglie ricordo, il brindisi finale chiuderanno la bellissima parentesi e ci lasceremo con l’augurio di riaprirla periodicamente negli anni a venire.
Queste manifestazioni serviranno a rafforzare amicizie e legami anche già consolidati, auspicio di un futuro migliore.

Tonino Pischedda

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