Festa della Madonna della Salute: un’esperienza emozionante

Anche quest’anno si è celebrata la festa della Madonna, che è riuscita sotto tutti gli aspetti per la collaborazione di molti e la partecipazione di tutti: questo è segno che la Madonna ha voluto riunire intorno a se, nella sua casa, tutti i suoi figli di Pozzomaggiore.
Mi piace raccontare la mia esperienza durante questa festa.

L’accoglienza da parte di P. Quintino è stato l’incontro da fratelli che con gioia si ritrovano insieme per raccontare gli anni passati insieme a Lariano (Roma), per esultare nel Signore per le meraviglie che lui sta compiendo con i fedeli di Pozzomaggiore.
Sono rimasto edificato dalla fede del popolo che ogni sera del triduo gremiva la chiesa del Convento, dove pregavamo insieme cantando le lodi a Maria Madre della Salute.
Il triduo che ho avuto l’onore di fare con il popolo è stato occasione di raccontare quanto il Signore ha fatto nella Vergine SS.ma e a tuta la Chiesa. La gente non solo ascoltava con le orecchie, ma aveva il cuore aperto ad accogliere la Parola di Gesù. Ho avvertito un vero feeling con ciascuno: era la presenza dello Spirito Santo che operava in noi tutti sotto lo sguardo materno di Maria, la Madre di Gesù.
Il giorno della festa è stato un vero trionfo della Madonna, che ha concesso tanta salute di spirito a tutti e tanta serenità a chi porta la croce della malattia e della solitudine.
Cari fedeli di Pozzomaggiore, vi porto tutti nelle mie preghiere e ricordo volentieri gli incontri familiari e sinceri avuto con moltissimi di voi: mi sentivo come a casa mia e in mezzo a voi mi sono sentito un sacerdote inviato dal Signore.
Sono rimasto edificato dal gruppo charitas che ogni giovedì offre il pranzo agli anziani, per smorzare la loro solitudine. Ringrazio sentitamente la Sig.ra Serra Pinedda che mi ha donato un tappeto fatto dalla sue mani come esperta tessitrice. Tale tappeto è già steso nella cappella dei Religiosi di Villa Mater Dei in Lariano, dove P.Quintino ha risieduto per vari anni come parroco rimpianto da tutti. Che Dio ti ricompensi, cara Pinedda.
Per me è stata una novità a vedere come le feste in Pozzomaggiore siano organizzate da persone dette Obrieri, che ogni anno si alternano facendo sempre meglio a lode dei Santi e per il bene del popolo. Grazie a loro la gente ha l?occasione di sentirsi un popolo in festa.
Tutto è riuscito bene sia per i festeggiamenti religiosi che civili, grazie all’organizzazione degli obrieri, che realmente hanno impegnato tempo, fatica e denaro perché tutto fosse gradito alla Madonna e al popolo. La ricompensa per loro è stata la gioia di aver servito, proprio come ha fatto la Madonna.
La Messa celebrata nel piazzale del Convento ha raccolta tanta ma tanta gente proveniente anche da altri paesi venuti appositamente per impetrare grazie per se e per i familiari. Quella sera la statua della Madonna era vestita a festa, ornata con gli ori offerti dai fedeli nei tempi passati e presenti.
La processione per le strade di Pozzomaggiore era una lunga teoria di popolo che ringraziava Dio di averci dato una Madre che si prende cura di tutti noi per la salute dell’anima e del corpo.
Ho avuto l’occasione di sapere che la Serva di Dio Edvige Carboni è nata e vissuta a lungo a Pozzomaggiore, ho letto con passione i libri di Ernesto Madau, che ammiro per la sua devozione verso questa donna che si è offerta per la conversione di quanti, sotto l’emblema del bolscevismo e comunismo, hanno inflitto gravi mali alla Chiesa e all’umanità. Penso che il carisma di Edvige Carboni sia un dono alla Chiesa che un giorno la additerà quale testimone eroico di fedeltà alla Chiesa, di speranza per un mondo migliore, e di amore a Gesù e all’umanità peccatrice.
Cari Pozzomaggioresi, mi sento legato a voi quasi a sentirvi come mio popolo, gente del mio cuore, e già vi ho legati alla mia corona di rosario, perché sotto la stessa devozione della Madonna e per l’amicizia santa che mi lega a P. Quintino, mi sento di appartenere a voi.

Padre Tommaso

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