Il soggiorno degli anziani a Carloforte

Quattro giorni dal 9 al 12 settembre, 29 “diversamente giovani”, hanno potuto godere di un soggiorno presso la bellissima città di Carloforte nell’Isola di San Pietro, meglio nota come l’isola dei tesori, ospiti di un prestigioso hotel nei pressi del Golfo di Mezzaluna tra macchia mediterranea e una splendida pineta.
Ci ha accompagnato la ditta Pala Viaggi col suo modernissimo pullman, con al volante l’autista Costantino Mannu di cui tutti hanno potuto apprezzare la professionalità e disponibilità.
La scelta di Carloforte è stata pensata dall’Amministrazione comunale, in particolare, per dare l’opportunità di far conoscere una parte di Sardegna ignota ai più, realizzare importanti economie visto il nostro magro bilancio e, non ultimo, poter lasciare i nostri soldi in Sardegna e contribuire a far muovere la precaria economia turistico-alberghiera e dei trasporti.
Tre ore di viaggio e arriviamo al paese di Nebida, frazione di Iglesias, ex centro minerario oggi promettente località turistica, con le sue coste, il suggestivo belvedere dal quale si può ammirare l’intero golfo del Leone, le piante rare, le variegate rocce, i resti del vecchio impianto di trattamento dei minerali, i faraglioni mozzafiato.
Pranzo a Calasetta dove la fa da padrone il tonno, presentato in tutti i ristoranti in mille modi; quindi il traghetto che ci porta a Carloforte dove ci accasiamo.
Dopo la cena, servita con grande attenzione dai bravissimi camerieri dell’hotel, serata di Karaoke, animata dalla nostra guida Natalia.
Il giorno successivo giro in barca lungo il periplo dell’isola, veramente indimenticabile, e al pomeriggio visita al centro storico con le sue strette e particolari vie.
Ancora l’indomani Capo Sandalo, Cala Fico, visita alla tonnara e di tutte le bellezze naturali dell’isola.
Si rientra, visita al Museo Archeologico di Sant’Antioco e al santuario Toffet di Sulki, ancora un pranzo luculliano in un accogliente ristorante dell’istmo, poi visita alla città di Carbonia, importante centro minerario, e ritorno un po’ nostalgico al nostro paese.
Per quattro giorni abbiamo lasciato indietro i problemi, rivitalizzato amicizie creandone di nuove; sicuramente valeva la pena di esserci.

Tonino Pischedda

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