Parlare con le pietre

Che Pozzomaggiore abbia dato i natali a tanti uomini più o meno illustri lo sappiamo tutti. Oggi scriviamo di una persona che nella sua umiltà e semplicità ha dato e sta dando qualcosa al nostro paese e che merita senz’altro la nostra attenzione e ammirazione.

Si tratta del signor Piu Pietro Paolo, scultore, residente in via Bonaria, nato nel 1933 nel vicino comune di Mara, trapiantato a Pozzomaggiore dopo anni di emigrazione all’estero, ben inserito nella nostra realtà, così come tanti altri maresi che vivono da noi.
Lo avviò all’arte della scultura un certo Lussorio Canu di Romana, ospite per motivi di lavoro nella sua casa di Mara in piena seconda guerra mondiale e dal quale apprese i primi rudimenti della lavorazione della pietra.
Emigrato all’estero, nei giorni liberi dal lavoro si dilettava a scolpire le sue prime opere. Notato, venne incoraggiato ad andare avanti riuscendo a partecipare a importanti mostre ottenendo apprezzabili riconoscimenti.
Rientrato in Sardegna e stabilitosi a Pozzomaggiore, una volta in pensione, si poté dedicare a tempo pieno alla scultura .
Ha prodotto molto e bene, ha esposto un po’ dovunque: possiamo ammirare le sue opere sparse per le vie del paese, in particolare evidenza la statua collocata nella facciata della chiesa parrocchiale di San Giorgio, realizzata con il placet dell’allora sovrintendente ai beni culturali, lo stemma del Comune nelle fontane di San Costantino e Funtana e Colvos, il San Costantino a cavallo, poi rubato da i soliti ignoti, le varie Madonne, come quella di Bonuighinu nella chiesa omonima, San Simeone a Bonorva e, per ultimo, l’originale presepio che tutti abbiamo potuto ammirare esposto in occasione dell’ultimo Natale.
Altre opere saranno ammirate nel corso di una mostra attualmente in allestimento.
Pietro Paolo Piu sembra riesca a parlare con la pietra, la scolpisce con maestria, la plasma alla perfezione riuscendo ad esprimere con le sue opere un modo tutto personale di vedere la vita e quindi l’arte come complemento della stessa.
Gli auguriamo di continuare a produrre molto e sempre meglio, con la speranza che i giovani, in particolare, possano seguire il suo esempio.

Tonino Pischedda

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